Intanto una domanda essenziale: cos’è il Servizio Civile Universale? Se non ne avete mai sentito parlare, ve lo spieghiamo noi.
Noi chi? “Noi” siamo un gruppo di volontari e volontarie attualmente in Servizio Civile presso alcuni degli Enti che fanno parte del Consorzio Pavia in Rete. Per intraprendere quest’esperienza abbiamo aderito ad un bando nazionale rivolto a giovani tra i 18 e i 28 anni che propone ogni anno vari progetti di servizio in molteplici settori, come quello sanitario, della valorizzazione del territorio, dell’educazione ed inclusione e dell’accoglienza della comunità migrante. Superate le fasi di selezione, abbiamo iniziato a svolgere le attività presso l’Ente scelto.
Potremmo dirvi che siamo retribuiti, potremmo dirvi che facciamo 25 ore settimanali, che il bando è aperto fino al 10 febbraio. Ma non lo faremo, perché trovi tutte le info che ti servono sul nostro sito.
Arriviamo al punto. Perché fare SCU? E perché ascoltare proprio noi?
Intanto perché siamo dentro al Servizio Civile, proprio ora. E poi perché abbiamo cercato di essere oggettivi ed onesti nello spiegare cosa vediamo nel SCU.
1. Persone
Non vi stiamo dicendo che le persone che troverete in Servizio siano perfette. E nemmeno che vi risponderanno con garbo prima delle 9 del mattino. Però una caratteristica del Servizio Civile e degli Enti che lo sostengono è che le persone lo fanno per migliorare la società in cui vivono e ci si dedicano con passione. Abbiamo conosciuto molti giovani, ognuno con il suo piccolo intento di migliorare la quotidianità che ci circonda. Alcuni di noi stanno a stretto contatto con soggetti fragili come bambini, anziani, persone con disabilità o immigrati in difficoltà. Altri, invece, si occupano di valorizzare il territorio facendo le guide turistiche o si prendono cura di animali. Nella diversità delle attività che ci contraddistinguono, in una cosa ci sentiamo complici: il gruppo di aiuto e supporto alla comunità che noi stiamo creando.
2. Socialità
Fin da quando faceva roteare la clava sulla testa nelle grotte, l’uomo è stato un animale sociale, desideroso di stare con i suoi simili e di creare il proprio gruppo. Come tutti i contesti sociali anche il servizio civile dà l’occasione di conoscere nuove persone. Noi, infatti, all’interno delle associazioni in cui svolgiamo l’attività e nei momenti di formazione abbiamo avuto la possibilità di incontrare ragazze e ragazzi che hanno intrapreso il nostro stesso percorso o che già facevano volontariato. Abbiamo condiviso momenti, pensieri e idee e attraverso queste esperienze sono nate delle amicizie.
3. Soldi
Avete capito bene, vi spetta un rimborso spese. Di quanto parliamo? Di un compenso mensile di €444,30. Sottolineiamo anche i centesimi perché in effetti non sono molti e servono tutti, se non di più; non vi permetteranno di diventare cryptomiliardari, ma sono pur sempre un ottimo punto di partenza per raggiungere l'agognata indipendenza che tutti noi da sempre sogniamo. E per dare avvio a quello slancio verso il futuro.
4. Direzione: futuro
Quando abbiamo iniziato, il pensiero è stato: “Ok ok, è tutto molto bello, ma questo percorso alla fine cosa mi lascerà di concreto da poter utilizzare un domani nel mondo del lavoro?”. La risposta, che a otto mesi dall’inizio ci sentiamo di dare, è che il servizio civile ci ha offerto vari spunti e opportunità che non avremmo potuto vivere in un contesto diverso: abbiamo svolto varie ore di formazione in cui abbiamo lavorato su competenze che avevamo o che avremmo voluto avere. Chi da farmacia, chi da scienze naturali, alcuni nostri colleghi volontari hanno messo alla prova le proprie conoscenze acquisite all’università, potenziando anche le competenze apprese durante la formazione.
5. Domanda finale: conciliare studio e Servizio Civile è possibile?
Dipende! Non possiamo dare una risposta univoca, perché le variabili sono troppe. Però tra noi ci sono dei ragazzi e delle ragazze che stanno svolgendo entrambe le attività e non sono ancora esplosi. Per aiutarli, sono previsti dei permessi straordinari per studio e spesso negli enti, i civilisti sono delle grandi risorse e per questo si tende ad avere un orario flessibile che vada incontro alle loro esigenze.
Articolo del Team Comunicazione CPR